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L’importanza di bere acqua

Mediamente, il 60% del corpo umano è costituito da acqua. Se da giovani la percentuale è maggiore (basti pensare che il corpicino di un neonato è composto da acqua per circa il 75-80%), con l’invecchiamento i livelli scendono fino ad arrivare al 40-50%.Indipendentemente dall’età però, l’acqua ricopre un ruolo importantissimo per l’organismo, motivo per cui è fondamentale assumere un quantitativo adeguato del prezioso liquido così da mantenere un corretto bilanciamento idrico: infatti, qualora il volume di acqua in entrata risulti minore rispetto a quello in uscita, si può incorrere nella disidratazione, ovvero in un bilancio idrico negativo responsabile di un’alterazione della termoregolazione e anche del volume plasmatico (fatto, quest’ultimo, che rende il sangue più viscoso causando una limitazione delle capacità fisiche del soggetto).Pertanto, soprattutto in corrispondenza di una perdita di liquidi consistente (in estate, in alta quota o durante l’esecuzione di un’attività fisica intensa), è necessario prestare particolare attenzione al quantitativo di acqua assunto.

Migliora la salute generale

L’acqua favorisce i processi digestivi, è fonte di sali minerali e svolge un ruolo importante come diluente delle sostanze ingerite oralmente, medicinali inclusi. L’acqua inoltre dispone di un potere detossinante dal momento che, aumentando la funzionalità dei reni, rende più efficienti l’eliminazione delle tossine e dei prodotti di scarto presenti nell’organismo. Non è certo un caso se, per comprendere se si sta bevendo abbastanza acqua, uno dei modi più efficaci è osservare la propria urina: quando la quantità di liquidi assunti è insufficiente infatti, il colore e l’odore dell’urina risultano più intensi, dal momento che l’organismo è costretto a ripartire il quantitativo di acqua ricevuto tra tutte le necessità funzionali.

Influenza le prestazioni fisiche

La pratica di un’attività fisica contribuisce ad aumentare le perdite idriche attraverso la sudorazione e la traspirazione insensibile (cioè la perdita d’acqua mediante la cute). Ma dal momento che l’acqua permette di mantenere una temperatura corporea ottimale affinché cellule e tessuti funzionino al meglio, è importante che atleti e sportivi prestino una particolare attenzione al proprio bilanciamento idrico, che potrebbe influire significativamente sulle prestazioni fisiche.

Accelera il metabolismo

Come dimostrato dallo studio tedesco ‘Water-induced thermogenesis’ pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, l’assunzione giornaliera di due bicchieri d’acqua (circa 500 millilitri) a temperatura ambiente (22°C) contribuirebbe ad accelerare del 30% il tasso metabolico, ovvero il numero delle calorie bruciate dall’organismo. Il motivo di questo aumento coinciderebbe con il fatto che, nell’organismo umano, l’acqua ingerita viene portata da 22°C a 37°C, un innalzamento della temperatura che porterebbe a sua volta l’organismo a bruciare più grassi negli uomini, e più carboidrati nelle donne.

Migliora le prestazioni lavorative

Dal momento che l’acqua promuove il metabolismo cellulare, contribuendo a migliorare le capacità cognitive e di attenzione, mantenere un corretto bilanciamento idrico potrebbe influenzare le prestazioni sul posto di lavoro.

Quanta acqua bere?

L’Accademia Nazionale delle Scienze ha stabilito che l’apporto di acqua quotidiano dovrebbe corrispondere a 3,7 litri per gli uomini e 2,7 litri per le donne. Bisogna anche considerare però che l’assunzione giornaliera di acqua varia a seconda delle singole casistiche: un individuo sedentario, ad esempio, dovrebbe consumare un quantitativo compreso tra 1,2 e 2,5 litri, mentre per chi svolge un’attività fisica moderata sarebbe consigliabile assumere circa 3,2 litri di acqua al giorno.

articolo tratto da sanihelp.it – originale clicca qui